Tra i tanti disturbi da ansia a Milano c’è anche il disturbo da accumulo che suscita ribrezzo e curiosità allo stesso tempo, anche grazie a dei programmi televisivi che lo hanno resto noto. Spesso si pensa agli accumulatori come persone anziane, isolate senza famiglia e con un’educazione elementare o inferiore addirittura, ma nome è fatto così. Basti pensare che anche Andy Warhol, ideatore della corrente artistica della Pop Art, soffriva di questo disturbo ed era un accumulatore. Vediamo allora di capire meglio di che cosa si tratta.

Che cos’è

Il disturbo da accumulo può esser indicato anche con altri termini come disposofobia, accaparramento compulsivo, mentalità Messie, accumulo patologico seriale,  o anche sillogomania. Si tratta di un disturbo da ansia a Milano molto complesso che è ancora in fase di studio. Rientra tra i disturbi da ansia a Milano perché è una forma di disturbo ossessivo compulsivo, anche se non tutti soano d’accordo con questa classificazione. La caratteristica principale del disturbo è tenere oggetti inutili e senza valore che possono anche essere pericolosi e poco salutari. L’accumulo provoca una serie di disagi e problematiche nella vita quotidiana di tutti i giorni; muoversi in casa diventa difficile come anche mangiare, pulire, dormire, etc.

Le possibili cause

No è ancora chiariremo quali possono essere le cause che fanno sorgere questo disturbo. Pare però che ci sia una componente genetica che si aggiunge alla biochimica del cervello e a eventi stressanti. La predispostone famigliare è tra le possibili cause e significa che se una appena in famiglia soffre di disposofobia, è più probabile sviluppare questo disturbo. Sono probabilmente gli eventi stressanti ad esser poi la causa scatenante per sviluppare questo disturbo che rientra tra gli ossessivo compulsivi disturbi di ansia a Milano. Si può trattare di un divorzio, dell’uscita di casa dei figli, un decesso, lo sfratto, un incendio, la perdita economica etc. Accumulare cose attorno a sé aiuta perché ha come un effetto rassicurante.