L’intervento di addominoplastica è spesso richiesto al chirurgo plastico a Roma per poter finalmente avere un ventre piatto e tonico come si è sempre desiderato.
Di che si tratta
L’addominoplastica è un’operazione che si esegue per avere un ventre piatto contrastando il naturale cedimento cutaneo, la perdita di tono muscolare e anche eliminare le smagliature. Il chirurgo plastico a Roma procede con un’addominoplastica anche su soggetti che hanno un grande avanzo di pelle sulla pancia. È una situazione che può capitare alle donne dopo il parto, a chi ha perso molto peso anche in seguito ad altre operazioni come il bendaggio gastrico o la liposuzione. Di solito, l’operazione è svolta in anestesia generale e ha una durata di circa 2 – 3 ore.
Come si svolge l’operazione
Il chirurgo plastico a Roma esegue un grande taglio nella zona pre pubica per esporre la zona da operare. La pelle si scolla dai tessuti sottostanti che sono rinsaldati nel puto giusto nel caso abbiano ceduto. Capita infatti che le fasce muscolari dell’addome cedono per effetto delle vecchiaia o anche in seguito al parto. Se dovesse esserci del grasso in eccesso, questo viene asportato utilizzando altre tecniche chirurgiche come la liposuzione. Dopo aver completato la sistemazione della parti interne, si riposiziona la pelle il chirurgo plastico a Roma elimina la parte di pelle in eccesso. Se dovesse esser necessario si riposiziona l’ombelico. L’addominoplastica può anche interessare solo la parte sottostante l’ombelico per eliminare la pelle in eccesso, chiamata in gergo grembiule.
Il decorso post operatorio
In seguito all’operazione di addominoplastica, il paziente deve stare a riposo assoluto altrimenti i punti di sutura potrebbero saltare via, compresi quelli interni che si riassorbono naturalmente. Il girono dopo l’operazione, si deve tornare in clinica per la medicazione e il controllo. In certi casi non si torna a casa dopo l’operazione ma si resta in clinica con un drenaggio per favorire al fuoriuscita di liquidi. È fondamentale tenere ben pulita la ferita per evitare il rischio di infezioni. Si deve indossare una guaina contenitiva per tendere bene la pelle.