Lo zen è parte integrante della cultura giapponese buddista, ma più che una religione si tratta di un modo di vivere.

2.500 anni fa un uomo chiamato Siddharta Gautama si fermò ai piedi dell’albero Bodhi, un fico sacro molto antico, meditando i grandi misteri della vita, fino a che non raggiunse la comprensione di tutte le cose, diventando Buddha (= svegliato).

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Fondamenti zen

Cercare di definire la filosofia zen è un po’ come cercare di raccontare un sogno a chi non l’ha sognato.

Non si tratta di qualcosa la cui comprensione è accessibile a traverso l’uso della razionalità bensì consiste nell’abbracciare un approccio alla vita mirato a raggiungere il proprio benessere psicofisico.

Secondo la filosofia zen, che poi filosofia non è, la salute di corpo e mente deriva da un equilibrio tra Yin e Yang, il bianco e  il nero, il giorno e la notte.

Lo stress della vita che ci porta negatività e malessere può essere combattuto soltanto tenendo sotto controllo queste due facce della realtà che si oppongono dentro di noi.

Per farlo bisogna agire su di noi, partendo dalle nostre funzioni fisiologiche, attraverso la meditazione come mezzo per calmare la mente con lo scopo di raggiungere la visione interiore mistica ovvero il risveglio del Sé (satori); fino ad agire sull’ambiente in cui viviamo.

La nostra casa è infatti il luogo in cui passiamo più tempo.

Bisogna ricreare un ambiente armonico ed essenziale in cui regni l’ordine, che rispecchierà il nostro stato mentale.

La fiducia in se stessi come l’auto-disciplina sono la chiave per iniziare a mettere ordine nella nostra vita interiore ed esteriore.

Aforismi zen

Per trovare la pace interiore pratica il non attaccamento: sii consapevole che niente e nessuno ti appartiene veramente.

(Swami Kriyananda)

Vivi senza aspettative. Affrontare la vita con aspettative porta inevitabilmente alla frustrazione, sempre e comunque.

(Osho)

Se non riesci a trovare la verità là dove sei, in quale altro luogo speri di trovarla?

(Eihei Dōgen)

Il segreto della salute fisica e mentale non sta nel lamentarsi del passato, né del preoccuparsi del futuro, ma nel vivere il momento presente con saggezza e serietà.

(Buddha)

Essere belli significa essere se stessi. Non devi farti accettare da altri. Devi accettare te stesso.

(Thích Nhất Hạnh)

Letture  consigliate

Lo zen e la cultura giapponese

Daisetz T. Suzuki

Suzuki è una della massime autorità della cultura buddista zen.

Nel 1936 intraprende l’arduo compito di portare in occidente la misteriosa arte di vivere zen.

Attraverso il satori abbiamo iniziato a comprendere la pratica giapponese del risveglio che illumina la nostra vita in un’incessante ricerca del benessere psicofisico.

Lo zen e la cerimonia del tè

Kakuzo Okakura

Studioso dell’oriente, messia e poeta, Okakura scrive in inglese nel 1906 per spiegare agli occidentali i segreti zen attraverso la metafora calzante della cerimonia del tè.

La religiosità con cui veniva praticata in antichità rispecchia infatti la dedizione e sottomissione che bisogna avere verso gli avi e un passato che non deve mai essere contestato.

La semplicità dei gesti e il rispetto delle norme (del tè come della vita) sono la via verso l’illuminazione.

Il vero zen

Taizen Deshimaru

Il maestro Dogen ci insegna come il sé e l’universale siano una cosa sola.

Eliminare le finalità personali nel nostro agire, spezzare le catene del possesso materiale, donare se stessi senza la paura di perdere qualcosa sono il solo mezzo per il satori, il vero risveglio.