I misteri che avvolgono Babbo Natale sono molteplici e le teorie sul suo conto ancora di più.

È forse una di quelle leggende su cui non si ha neanche troppa voglia di indagare a fondo, eppure ci sono degli aspetti della sua storia che lo rendono ancora più speciale e sui quali poniamo da sempre poca attenzione.

È risaputo che la slitta di Babbo Natale è trainata dalle renne, ma sapevate che non sono solo delle semplici renne?

Ognuna di loro ha infatti un nome e forse vi sorprenderà sapere che hanno anche una personalità specifica alla quale corrisponde un ruolo importante nell’aiutare Babbo Natale a compiere la sua magia…

Ad ogni renna il proprio compito

Le renne di Babbo Natale sono otto e i loro nomi compaiono per la prima volta in una poesia del 1826 negli Stati Uniti e attribuita a Clement Clarke Moor: A Visit from St. Nicholas (Una visita di San Nicola, conosciuta anche come La notte prima di Natale).

Dasher/Salterello Scalpitando dà il segno di ripartire

Dancer/Ballerina Determina l’incedere dell’intero gruppo mantenendo il ritmo

Prancer/Donnola Evita le nuvole seguendo la scia del vento

Vixen/Freccia Tiene d’occhio lo scorrere del tempo evitando i ritardi

Comet/Cometa Ha il compito di interrogare le stelle che gli indicheranno le case dei bambini a cui portare i regali

Cupid/Cupido È la renna che rappresenta l’amore e custodisce i regali

Donner/Donato A lui sono affidate le lettere dei bambini

Blixem/Fulmine Controlla le condizioni atmosferiche evitando tempeste di neve

Filastrocca per i bambini

Le renne di Babbo Natale
Non solo fanno la slitta volare
e in ciel galoppano senza cadere
Ogni renna ha il suo compito speciale
per saper dove i doni portare
Cometa chiede a ciascuna stella
Dov’è questa casa o dov’è quella.
Fulmine guarda di qui e di là
Per sapere se la neve verrà.
Donnola segue del vento la scia
Schivando le nubi che sbarran la via.
Freccia controlla il tempo scrupoloso
Ogni secondo che fugge è prezioso.
Ballerina tiene il passo cadenzato
Per far che ogni ritardo sia recuperato.
Saltarello deve scalpitare
Per dare il segnale di ripartire.
Donato è poi la renna postino
Porta le lettere d’ogni bambino.
Cupido quello dal cuore d’oro
Sorveglia ogni dono come un tesoro.

E Rudolph?

Forse Rudolph è l’unica renna che conoscevamo, quella che col suo naso rosso luminoso  indica la via a tutte le altre rischiarando la notte scura e nebbiosa.

Eppure la sua storia venne scritta per la prima volta solo nel 1939 da Roger L. May in un libricino per bambini, come racconto di Natale.

La sua vicenda narra di come Rudolph fosse un cucciolo di renna diverso da tutti gli altri.

A causa del suo naso rosso gli altri cuccioli lo deridevano rendendolo triste ed emarginato.

Una notte di Natale accadde che a causa di una fitta nebbia Babbo Natale era preoccupato di non riuscire a portare i regali a tutti i bambini per tempo, poiché le sue renne non riuscivano a vedere bene il sentiero.

Finalmente notò Rudolph con il suo bel nasino rosso e gli chiese se volesse illuminare il cammino mettendosi a capo della sua slitta.

La piccola renna accettò di buon grado e da allora entrò a far parte della squadra di Babbo Natale assicurando la consegna dei regali a tutti i bambini.